Benessere come Performace. La valutazione della qualità dell’aria nei luoghi di lavoro

La qualità dell’aria in un luogo di lavoro rappresenta spesso uno degli elementi cardine in grado di assicurare o al contrario compromettere il benessere di chi vi opera.

Inoltre, se non adeguatamente controllata, essa può determinare condizioni che possono interferire con la normale attività con conseguenti impatti sulla produttività, aspetto che si manifesta sia sotto forma di un maggior numero di errori compiuti nello svolgimento di una determinata attività, sia sotto forma di una minor velocità, e di conseguenza un maggior tempo richiesto, nell’esecuzione del compito.

La valutazione della qualità dell’aria negli ambienti di lavoro è resa complessa dalla simultanea presenza nell’area degli ambienti di molte sostanze di origine diversa, sia prodotte dal normale processo di respirazione antropica, sia emesse dai materiali ivi presenti, sia introdotte dall’esterno.

Questo aspetto è da tenere sotto controllo perché contribuisce, al pari di altri fattori (microclima, rumore, luminosità ecc.), a rendere il luogo di lavoro comfortevole per i lavoratori. Il datore di lavoro può agire con azioni di bonifica selezionando i materiali da costruzione, gli arredi o favorendo il ricambio dell’aria con sistemi anche meccanici.

A livello internazionale, la letteratura scientifica conta svaria articoli, libri, recensioni, editoriali ecc… a livello europeo, l’Italia risulta essere la Nazione più attiva in questo settore, seguita da Francia e Germania.

Legislazione dei paesi europei

In ambito UE, anche se si sono moltiplicate negli anni le iniziative pre-legislative, ad oggi manca ancora una politica integrata in materia di qualità dell’aria indoor in tutti quei luoghi di lavoro (es. scuole, uffici, banche, ospedali, abitazioni, ecc.) di natura non industriale.

In assenza di una direttiva specifica di riferimento sulla qualità dell’aria indoor, va segnalata la risoluzione del 13 marzo 2019, che sollecita gli stati membri a adottare e attuare misure per combattere l’inquinamento atmosferico alla fonte.

La legislazione italiana

All’interno del d.lgs. 81/2008 il tema della qualità dell’aria viene affrontato al punto 1.9.1 dell’allegato IV “Luoghi di lavoro” nel quale viene richiesta la conformità dell’ambiente lavorativo ad una serie di requisiti, tutti peraltro qualitativi.

L’allegato IV rappresenta l’elemento di dettaglio a supporto del più generale art. 63 (Requisiti di salute e sicurezza).

Come ogni agente di discomfort, e quindi interferente con l’attività lavorativa, la qualità dell’aria va opportunamente valutata ed inserita all’interno del Documento di Valutazione dei Rischi per la salute e sicurezza (DVR), previsto dall’art. 28 del d.lgs. 81/2008.

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