Uso in sicurezza dei prodotti fitosanitari schede tecnico-informative

Sono sempre maggiori le preoccupazioni circa i possibili effetti negativi su popolazione, lavoratori e ambiente, dovuti all’impiego di pesticidi o prodotti fitosanitari (PF).

L’Unione Europea, con la direttiva 2009/128/CE, ha istituito un quadro normativo di azione comunitaria per l’uso sostenibile dei pesticidi. La direttiva, recepita in Italia con il d.lgs. n. 150/2012, ha delegato ai singoli stati membri il compito di predisporre un “Piano di Azione Nazionale” (PAN) per definire le finalità, le misure ed i tempi necessari alla riduzione del rischio e degli impatti derivanti dall’uso dei PF. In Italia il PAN è stato adottato con il D.M. 22 gennaio 2014.

Il PAN persegue la protezione degli utilizzatori dei PF e della popolazione interessata, la tutela dei consumatori, la salvaguardia dell’ambiente acquatico e delle acque potabili, la conservazione della biodiversità e la tutela degli ecosistemi attraverso una serie di azioni, tra cui la promozione e l’applicazione di metodologie agronomiche alternative a basso apporto di PF (es. difesa integrata), la formazione capillare e sistematica riguardo ai rischi, l’azione di controllo, regolazione e manutenzione delle macchine irroratrici e la corretta esecuzione delle operazioni di manipolazione, stoccaggio e smaltimento dei PF e dei loro contenitori.

Attualmente il PAN è in una fase di revisione con l’introduzione di nuovi obiettivi rispetto ai precedenti, quali un aumento della superficie coltivata con il metodo biologico e con la produzione integrata, una “riduzione del 20% delle quantità di sostanze attive di prodotti fitosanitari candidate alla sostituzione immesse in commercio, del 10% delle quantità di sostanze attive di prodotti fitosanitari prioritarie e pericolose immesse in commercio”.

Il PAN invita ad aumentare la sostenibilità dell’agricoltura attraverso un utilizzo più consapevole e corretto dei PF sottolineando anche l’importanza della formazione del controllo delle macchine irroratrici e dell’impiego di strumenti innovativi (agricoltura di precisione e digitale).

In Italia tali azioni risultano fortemente sinergiche con le disposizioni previste dal d.lgs. 81/2008 e s.m.i. in riferimento ai rischi derivanti dall’esposizione dei lavoratori ai PF i quali devono essere impiegati nelle modalità e quantità opportune, prevedendo una adeguata gestione di tutte le fasi operative (acquisto, trasporto, conservazione, preparazione della miscela, trattamento delle piante e/o dei suoli e post-trattamento).

Il rischio espositivo, più o meno elevato, può insorgere per i lavoratori in funzione della pericolosità intrinseca del principio attivo, dei livelli di esposizione e di assorbimento attraverso le varie vie di penetrazione nell’organismo (inalatoria, cutanea, ecc.) e delle modalità e frequenza d’uso.

Le malattie professionali legate all’uso di prodotti chimici sono caratterizzate da una manifestazione lenta, graduale, progressiva, con tempi di latenza spesso lunghi.

La guida digitale proposta dall’INAIL fornisce un supporto formativo/informativo di base e gli strumenti normativi utili a chi si avvicina per la prima volta al mondo fitosanitario ed ai futuri specialisti del settore agricolo.

L’argomento dell’utilizzo di fitosanitari in agricoltura e le diverse tematiche correlate sono affrontate con l’obiettivo di accrescere la cultura e le competenze per la prevenzione e la tutela della salute e dell’ambiente quando si utilizzano tali prodotti, al fine di assicurare il rispetto delle normative vigenti. I materiali formativi e informativi, rappresentano uno strumento per responsabilizzare l’uso di prodotti fitosanitari cadenzato nei tempi e modulato secondo necessità.

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