Linee Guida per Proteggere i Lavoratori dal Caldo Estremo
Con l’estate alle porte e le temperature sempre più elevate dovute ai cambiamenti climatici, cresce l’urgenza di tutelare i lavoratori esposti al calore e alla radiazione solare. Il Ministero della Salute, in collaborazione con Regioni, Province Autonome e INAIL, ha pubblicato Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare per la per prevenire i rischi legati allo stress termico nei luoghi di lavoro.
Un rischio reale e sottovalutato
Secondo le nuove indicazioni, lavorare in condizioni di calore estremo non solo aumenta la probabilità di incidenti dovuti a stanchezza e disattenzione, ma può anche causare gravi patologie come crampi da calore, disidratazione, esaurimento termico e, nei casi più gravi, colpo di calore. Gli ambienti outdoor sono ovviamente i più esposti, ma anche quelli indoor, se non climatizzati, possono diventare pericolosi.
Caldo Estremo: Obblighi normativi per i datori di lavoro
Il documento ribadisce l’obbligo, sancito dal D. Lgs. 81/08, di valutare e gestire il rischio da microclima e radiazione solare. I datori di lavoro devono effettuare una valutazione almeno ogni quattro anni o ogni volta che si verificano cambiamenti significativi nel ciclo produttivo. Sono inoltre tenuti a informare e formare i lavoratori, specialmente quelli più vulnerabili.
Misure preventive e strumenti disponibili
Le misure consigliate includono:
- Riorganizzazione del lavoro: evitare attività nelle ore più calde, rotazione del personale, pause in luoghi freschi.
- Abbigliamento idoneo: tessuti traspiranti, protezione per testa e occhi, evitare l’uso di DPI non traspiranti.
- Monitoraggio del rischio: utilizzo di strumenti come l’indice WBGT e la piattaforma Worklimate per prevedere le situazioni a rischio.
- Idratazione e alimentazione: disponibilità di acqua fresca e snack salini nei luoghi di lavoro.
- Sorveglianza sanitaria: controlli periodici e attenzione ai soggetti sensibili.
Focus su settori specifici
Le linee guida offrono raccomandazioni mirate per settori ad alto rischio:
- Agricoltura: si insiste sulla protezione dei lavoratori stagionali, spesso i più vulnerabili. Fondamentale evitare il lavoro a torso nudo e garantire pause all’ombra.
- Edilizia: previsto l’obbligo di aggiornamento dei Piani di Sicurezza (POS e PSC) con indicazioni anti-stress da calore.
- Logistica: nei magazzini senza climatizzazione, è essenziale monitorare le temperature, organizzare pause e fornire DPI adeguati.
Strumenti pratici: le schede di autovalutazione
Per supportare le aziende, il documento fornisce schede pratiche per valutare i rischi legati al calore nei diversi comparti produttivi e rappresentano un valido aiuto per i datori di lavoro.