Studio delle criticità organizzative gestionali
Analisi degli infortuni sul lavoro
Gli Infortuni sul lavoro e le malattie professionali rappresentano un onere sociale ed economico significativo. Per contrastare questo fenomeno è necessario adeguare il sistema di sicurezza alle nuove tecnologie, pertanto, è urgente conoscere le criticità organizzative alla base degli incidenti, come previsto dalle recenti evoluzioni normative in materia di vigilanza e formazione.
Le strategie preventive si sono concentrate quasi esclusivamente sui rischi legati direttamente al ciclo lavorativo. La vera sfida, oggi, è l’identificazione e la gestione del Rischio Organizzativo. Si tratta delle criticità trasversali ai processi aziendali – in termini gestionali, metodologici e operativi – che impattano direttamente sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro (SSL).
Il D.Lgs. 81/2008 all’Articolo 15, include, tra le misure generali di tutela, la valutazione del rischio organizzativo, richiedendo una programmazione della prevenzione che integri coerentemente le condizioni tecniche produttive e l’organizzazione del lavoro.
L’attuazione efficace delle politiche di Salute e Sicurezza sul Lavoro (SSL) si scontra con una tematica cruciale: la sostenibilità delle soluzioni tecniche e organizzative, specialmente quando queste devono essere trasferite alle Piccole e Medie Imprese (PMI), che spesso operano con risorse limitate, sia in termini finanziari che di personale dedicato.
LA FORMAZIONE COME STRUMENTO EFFICACE
La sfida emergente per la sicurezza sul lavoro (SSL) è rendere le soluzioni tecniche e organizzative per la gestione dei rischi sostenibili e trasferibili alle PMI, garantendo così l’effettivo adempimento normativo e la corretta prevenzione in aziende con risorse limitate. La formazione diventa l’unico veicolo efficace per affrontare questa complessità.
Anche le raccomandazioni internazionali, come quelle del progetto SESAME (Safe Small and Micro Enterprises) (Piccole e microimprese sicure), evidenziano la necessità di fornire soluzioni sostenibili, facili da applicare e trasferibili. La formazione mirata e pratica è la chiave per rendere queste soluzioni accessibili anche alle realtà più piccole. Il Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) contrasta infortuni e malattie professionali sviluppando sistemi di conoscenza dei rischi.
A tal fine, sfrutta il Sistema nazionale di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi, che utilizza i dati delle indagini ASL, per ricostruire le dinamiche e i fattori causali tramite il modello multifattoriale Infor.MO ad albero delle cause, e Pre.Vi.S (che valorizza i verbali di prescrizione delle ASL) sottolineando che i fattori causali degli infortuni e le violazioni non sono solo di natura tecnica, ma spesso ricadono nelle aree procedurale e gestionale.
In buona sostanza, si segue uno schema di analisi che interconnette i fattori di rischio prossimi (Infor.MO) con i fattori gestionali remoti (Pre.Vi.S), le criticità nei processi aziendali di SSL e gli obblighi giuridici (Art. 30, D.Lgs. 81/2008). La metodologia è data dall’analisi delle sentenze definitive della Corte di Cassazione penale relative a infortuni gravi/mortali. Tali pronunce, in quanto giudicato di ultima istanza, garantiscono la certezza delle informazioni consolidate su fatto e diritto per la corretta interpretazione e applicazione delle norme.
Infortunio e procedure errate
I dati mostrano un deficit di base: quando un infortunio è riconducibile a una “procedura errata” o a una “carenza gestionale”, la risposta non è solo un intervento tecnico, ma una correzione del processo cognitivo e operativo.
Fornire una conoscenza sui fattori di rischio pre-evento e sulle soluzioni gestionali è essenziale per interrompere la catena causale degli infortuni. La formazione aziendale non può essere vista solo come un adempimento formale per evitare sanzioni. È un investimento strategico che, collegando le conoscenze tecniche con quelle organizzative e gestionali, permette alle aziende di elevare la prevenzione a un livello superiore, garantendo sicurezza, sostenibilità e conformità normativa.