Sistema di sorveglianza MAREL

In Italia negli ultimi anni sono aumentate le malattie professionali denunciate all’Inail. I dati più recenti, relativi al 2022, indicano una crescita delle denunce di malattie professionali rispetto agli anni precedenti.

Il sistema di sorveglianza MAREL (Malattie e Rischi Emergenti sul Lavoro) avviato già dal 2015, prevede l’analisi delle informazioni sui fattori di rischio per le malattie professionali di possibile origine lavorativa, rilevate da una rete di ambulatori pubblici di II livello di Medicina del Lavoro, collocati presso le ASL e centri universitari-ospedalieri.

I dati sulle esposizioni professionali rilevati dagli ambulatori di Medicina del lavoro (AMdL) rappresentano l’informazione chiave del sistema Marel, con dettagli contenuti nelle diagnosi che consentono l’analisi in relazione ai comparti di attività economica e alle qualifiche professionali della storia lavorativa.

Dal 2022 il sistema Marel contribuisce agli obiettivi del progetto finanziato dal Ministero della salute ‘ITWH: sistema gestionale per il benessere e la promozione del Total Worker Health nei luoghi di lavoro’, in particolare nel potenziare la rilevazione dei dati finalizzati al benessere globale dei lavoratori secondo l’approccio del Total Work Health (TWH).

IL MONITORAGGIO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI: ESPERIENZE EUROPEE

L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha) ha condotto nel 2018 uno studio sulle banche dati e i sistemi di monitoraggio delle malattie professionali. Sono stati identificati un totale di 75 sistemi di sorveglianza in 26 paesi diversi, e 50 di questi sistemi sono stati analizzati e descritti in tale rapporto.

Tra le esperienze europee di monitoraggio delle cause delle malattie lavoro-correlate, per l’Italia è stato approfondito il sistema Malprof che consente di calcolare stime dell’associazione tra una specifica patologia e settori di attività economica o qualifiche professionali.

Un significativo esempio di monitoraggio delle malattie professionali è rappresentato in Francia dal sistema di sorveglianza RNV3P (Réseau national de vigilance et de prévention des pathologies professionnelles), costituito da una rete di oltre 30 ambulatori di ospedali ai quali i pazienti si rivolgono per valutare la possibile origine professionale dei loro problemi di salute.

Un’altra importante esperienza è rappresentata dalla rete sviluppata nel Regno Unito denominata THOR (The Health and Occupation Research Network) che comprende quattro sistemi e programmi per la rilevazione delle malattie correlate al lavoro. I dati sono riportati volontariamente online da medici del lavoro, pneumologi, dermatologi, medici di medicina generale e forniscono informazioni utili sui tipi di malattie correlate al lavoro, gli agenti causali e i settori industriali in cui si verificano.

Il sistema di sorveglianza SIGNAAL, attivo in Belgio e Paesi Bassi, è uno dei pochi sistemi di allarme su malattie emergenti. Nella fattispecie, un applicativo online permette ai medici di segnalare casi sospetti di nuove malattie correlate al lavoro in modo rapido.

LA SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA: IL SISTEMA MAREL

L’informazione principale del sistema Marel è inerente alle esposizioni professionali e ai dettagli che le caratterizzano. Queste informazioni raccolte nel corso delle visite dei lavoratori permettono di stabilire i nessi causali tra malattia e storia lavorativa, in relazione ai comparti di attività economica, alle qualifiche professionali e agli agenti di esposizione.

La rete attuale è costituita da quindici ambulatori di Medicina del lavoro attivati presso centri ospedalieri/universitari e nei Servizi di Prevenzione delle Asl (Figura 1).

L’Inail, tramite il Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) coordina la rete degli ambulatori e gestisce le attività per l’implementazione dell’archivio in rete.

La variabile relativa al fattore di rischio è suddivisa in sei macro-gruppi: agenti biologici (BIO), agenti da sovraccarico biomeccanico (BMC), agenti chimici (CH), agenti fisici (FIS), lavorazioni (LAV) e fattori di rischio relazionale e psicosociale (PSI), (Figura 2).

CONCLUSIONI

Le informazioni raccolte dal sistema Marel possono permettere di valutare l’appropriatezza delle richieste di consulenza specialistica e di progettare campagne di informazione per ottimizzare l’utilizzo degli ambulatori specialistici di Medicina del lavoro nell’ottica di incrementarne il loro utilizzo.

I dati raccolti dal 2015 ad oggi riguardano un insieme di casi che, indipendentemente dal livello di rappresentatività delle malattie professionali riscontrate per settore economico e professione, permettono un esame approfondito delle informazioni raccolte attraverso il sistema di sorveglianza.

Tali finalità sono anche in linea con gli obiettivi del Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP), previsto all’art. 8 del Testo unico per la salute e sicurezza sul lavoro allo scopo di ‘fornire dati utili per orientare, programmare, pianificare, valutare l’efficacia dell’attività di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali’

In definitiva, il sistema Marel consente di poter studiare e monitorare il rapporto tra malattie e rischi lavorativi, in particolare per quelli emergenti, così da poter ampliare le conoscenze utili all’attuazione ed alla valutazione d’efficacia di piani mirati di prevenzione per specifici settori economici, attività lavorative e gruppi a maggior rischio.

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